L'enologo Andrea Moser racconta dell'annata delle sorprese.
La fine di questa vendemmia porta con se innumerevoli sorprese, un ´annata “strana” o perlomeno con il sapore d´altri tempi, con la raccolta dei primi Pinot Grigi arrivata una decina di giorni più tardi rispetto agli ultimi anni ed una parte finale fredda e molto lenta per quanto riguarda soprattutto i Cabernet.
Tutti i soci, come sempre accade in un’annata impegnativa, hanno profuso un sacco di energie e lavoro in vigna per fronteggiare la situazione.
Un dicembre secco è stato seguito da precipitazioni in gennaio e febbraio, le temperature fino ad aprile sono state leggermente sopra la media e questo ha fatto sì che il risveglio vegetativo fosse anticipato a marzo. Un'ondata di gelo a fine aprile ha improvvisamente bloccato la crescita ma, fortunatamente, i giovani germogli hanno resistito.
Le due principali difficoltà di questa annata sono state il tempo instabile a maggio e giugno con le conseguenti difficoltà di gestione agronomica. A luglio avevamo accumulato un ritardo di una ventina di giorni sui processi di maturazione.
La parte finale di Agosto mi ha rinfrancato con giornate di sole e di temperature estive che si sono protratte per tutto il mese di Settembre. A questo quadro idilliaco si sono aggiunti i rilevanti sbalzi termici giorno/notte registrati nel periodo ed estesi fino all’inizio di Ottobre.
Mi aspetto quindi un’annata caratterizzata da fresche acidità ma con gradazioni alcoliche significative anche se non paragonabili a quelle del 2015 con vini bianchi di esaltata aromaticità sostenuta da un´acidità scolpita.
Il meteo stabile dell’ultimo periodo mi fa intravedere dei picchi qualitativi anche sui vini rossi soprattutto per il nostro amato Kalterersee – maturo, profumato e dalle giuste acidità e con gradazioni zuccherine a dir poco straordinarie.
Andrea Moser . Enologo